REGIONE PUGLIA | Nucleare e trivellazioni: questioni aperte

2011-02-18 31

REGIONE PUGLIA | Nucleare e trivellazioni: questioni aperte "Sulla questione del nucleare in Puglia, della quale si discute in questi giorni in seguito alle sentenze della Corte Costituzionale, vi è un punto fermo rispetto al quale credo che ogni consigliere regionale, da pugliese, dovrebbe essere d'accordo: nessun interesse economico e politico è più importante della salute e della qualità della vita dei pugliesi". Lo sostiene in una nota il presidente del gruppo consiliare de La Puglia per Vendola, Angelo Disabato. "Per noi - sottolinea il capogruppo regionale - è il cardine d'ogni ragionamento sull'energia. Mi sembra un principio così evidente, per certi versi anche banale, che troverei davvero bizzarro se in Consiglio regionale dovessimo dividerci secondo logiche da politica politicante". "Uno studio indipendente dell'associazione ambientalista Greenpeace sull'attitudine del suolo pugliese a ospitare impianti nucleari - aggiunge Disabato - stabilisce che i territori con le caratteristiche richieste si trovano in provincia di Taranto lungo la costiera ionica in corrispondenza di Manduria, in provincia di Lecce lungo la costiera a nord di Porto Cesareo, a sud di Gallipoli e a nord di Otranto, in provincia di Brindisi lungo la costiera in corrispondenza di Ostuni. È, chiaramente, uno studio teorico, né alcun ente istituzionale ha per ora preannunciato dislocazioni in Puglia. Quelli individuati sono però dei tratti di costa dove hanno sede alcune delle principali località turistiche pugliesi e italiane. Se lo studio di Greenpeace dice il vero, ci viene allora da pensare: quale consigliere potrebbe essere così autolesionista da sostenere che dislocare un impianto nucleare in una regione che produce più energia del suo fabbisogno, penalizzando nello stesso tempo in maniera decisiva un settore strategico come il turismo, avverrebbe nel nostro interesse?". "Chi oggi volesse il nucleare in Puglia lo farebbe perciò contro il buon senso e le giuste ragioni delle comunità pugliesi, e poco c'importa se per interessi anche stranieri o per le opportunità di carriera politica altrove di qualcuno. La Puglia per Vendola - conclude Disabato - sostiene perciò con determinazione la posizione del presidente nel no sereno e definitivo al nucleare in casa nostra, ribadendo invece la necessità di sviluppare ulteriormente la green economy. La nostra dignità, la nostra salute, la nostra qualità della vita, il nostro turismo, non sono in vendita e non hanno prezzo. Pensiamo che questo debba valere per tutti a prescindere dalla collocazione politica". fonte: http://www.consiglio.puglia.it